
Ferrari 375 America, dettagli unici per il cliente speciale
1955 – L’Avvocato Agnelli e l’etica della bellezza
Mi piacciono le cose belle e ben fatte. Ritengo addirittura che estetica ed etica si equivalgano. Le cose belle sono etiche, mentre le cose non etiche non sono belle: dall’evasione fiscale ai sotterfugi. – Gianni Agnelli
Italia 1955. I porti di Genova, Napoli e Palermo sono uniti all’America da un cordone ombelicale, un parto doloroso, il risultato di una lunga emigrazione verso l’altra sponda dell’Atlantico. In sessanta anni, nell’immigration point di Ellis Island, vicino a Manhattan, sono transitate circa venti milioni di persone; uomini, donne e bambini in cerca di un futuro migliore, non senza difficoltà.

Gli italiani talvolta sono guardati con diffidenza e preoccupazione, provocando reazioni di tipo razzista, ma ancora una volta sono i carrozzieri del Bel paese a portare in alto il tricolore, con Lancia all’apice della notorietà grazie alle corse internazionali e con un modello campione di eleganza.
La Lancia Aurelia B24 Spider è un capolavoro concepito per il mercato americano dallo stesso Gianni Lancia, figlio del fondatore Vincenzo, arricchito dalla matita di Battista Pininfarina.
La spider Lancia è il palcoscenico per una nuova generazione di giovani benestanti, volti simpatici e scanzonati alla Jean Paul Belmondo con impressa la voglia di libertà e trasgressione, il manifesto della Nouvelle Vague francese.
Al timone della più grande fabbrica di automobili italiana c’è Vittorio Valletta, manager capace di condurre l’azienda verso il miracolo economico, ma all’orizzonte c’è il nipote del fondatore della FIAT che si prepara a un brillante avvicendamento.

Giovanni Gianni Agnelli si distingue per stile e vitalità, frequentando i luoghi giusti della mondanità e della politica, raggiunti spesso alla guida delle sue amate barche.
C’erano, in quella memorabile giornata, tutti gli ingredienti del personaggio: l’amore per il mare, la voglia di vedere sempre tutto, la gioia di vivere, l’irrequietudine; e infine la stravaganza, da Re Sole. Qualità che si ritrovano adesso negli appunti di un libro, In mare con l’Avvocato, che lo dipinge dal vivo.
Il giovane Gianni Agnelli ricopre in FIAT il ruolo di rappresentanza, illustra la nuova 600 ai capi di stato e corteggia belle donne alla guida di Ferrari uniche, modelli allestiti e rifiniti con lusso come la 166 MM e la 375 America.

Qualche anno prima, nella tenuta agricola Veneria nel vercellese, il futuro amministratore di FIAT visitava il set del film “Riso Amaro” del regista Giuseppe De Santis. Attratto dalla bellezza delle attrici più famose del momento, a bordo della sua nuova spider Ferrari, il rampollo dell’industria piemontese tentava di sedurre le protagoniste dell’Hollywood nostrana, Silvana Mangano e Constance Dowling.
Ferrari 375 America, il telaio 0355 AL
Mi chiamo Giovanni Agnelli, con la laurea in legge mi sono guadagnato il nome d’arte “Avvocato Agnelli”.
Giovanni è anche il nome di mio nonno, dal quale ho ereditato tutto quello che possiedo e amministro con responsabilità. Il gusto estetico invece proviene da mio padre, la passione per l’arte cresce con la maturità. Mio padre mi portava fin da bambino a visitare i musei perché riteneva che il bello educasse, che il gusto si affinasse dall’infanzia, e aveva ragione.
Tra le cose belle di cui amo circondarmi ci sono le Ferrari, auto da competizione dall’indiscutibile eleganza, specialmente quelle stradali allestite su mie precise indicazioni, come la 375 America.

La calandra a sviluppo verticale richiama i successi sportivi della Lancia, già proiettata oltreoceano con l’Aurelia Spider.
Il telaio è contrassegnato dal progressivo 0355 AL che indica il modello destinato al mercato americano con passo lungo da 2.800 mm. La sigla 375 mantiene ancora la relazione col motore da 4,5 litri progettato da Aurelio Lampredi.
La carrozzeria è realizzata da Battista “Pinin” Farina in rottura con la scelta stilistica industriale per tutte le altre Ferrari, ormai contraddistinte dalla calandra a forma ovale ellittica orizzontale. Completa il frontale una coppia di fari supplementari, posti per alleggerire la vista delle due piccole prese d’aria situate ai lati della calandra.
All’esterno spiccano il parabrezza avvolgente con montanti a inclinazione negativa, il tettuccio trasparente in plexiglass e il lunotto racchiuso tra due pinne posteriori, di evidente ispirazione americana.
L’interno è rivestito in pelle rossa, il tunnel è arricchito con un cronografo Jaeger mentre la plancia e la leva del cambio sono ricoperti in legno pregiato, colori e forme, sensazioni che si collegano alle mie barche dallo stile classico come lo yacht Agneta.

Il design e lo stile
Il colore della carrozzeria della Ferrari 375 America di Gianni Agnelli è verde smeraldo scuro metallizzato in contrasto col rosso utilizzato per la cornice del tettuccio e dei finestrini. Abbondante è l’uso delle cromature per i paraurti, le ruote a raggi e altri dettagli come le maniglie delle portiere, i bordi delle vetrature e i terminali di scarico.
Dati caratteristici
Corpo vettura | Coupé a due porte, due posti |
Motore | anteriore longitudinale |
Cilindri | 12, due bancate a V di 60° |
Cilindrata totale | 4.522,08 centimetri cubici |
Alesaggio x corsa | 84 mm x 68 mm (corsa corta) |
Rapporto di compressione | 8,0:1 |
Distribuzione | monoalbero in testa per bancata, 2 valvole per cilindro |
Alimentazione | 3 carburatori doppio corpo Weber 40 DCF |
Accensione | 2 spinterogeni, singola |
Potenza massima | 300 CV a 6.300 giri/minuto |
Trazione | posteriore |
Frizione | bidisco a secco |
Cambio | 4 rapporti + retromarcia |
Telaio | tubolare in acciaio speciale, a sezione ellittica, a longheroni con traverse, carrozzeria in alluminio |
Sospensioni | anteriori a ruote indipendenti, bracci trasversali e balestra trasversale posteriori a ponte rigido, balestre semiellittiche longitudinali |
Freni | a tamburo |
Ruote | a raggi, 15 pollici |
Pneumatici | 7,10 x 15 |
Passo | 2.800 mm |
Carreggiata anteriore | 1.325 mm |
Carreggiata posteriore | 1.320 mm |
Lunghezza | -.— mm |
Larghezza | -.— mm |
Altezza | -.— mm |
Peso a vuoto | 1.150 kg |
Velocità massima | 250 km/h |
Rapporto peso/potenza | 3,8 kg per CV |
Accelerazione 0 – 100 km/h | –,– s |
Gianni Agnelli, il re dello stile italiano
nasce il 12 marzo 1921, a Torino, secondo di sette figli. Nipote del fondatore della FIAT Giovanni Agnelli, da giovane avvocato si prepara ad assumere la massima carica in azienda, sempre molto attento ai legami famigliari. L’Avvocato Agnelli ha influenzato lo stile e gli affari italiani indossando con disinvoltura l’orologio al di fuori del polsino della camicia, guidando la sua barca Riva, le Ferrari o un consiglio di amministrazione con naturalezza, vestito in modo impeccabile e raffinato. Alle donne piaceva perché non era come gli altri uomini, sorrideva sempre, era divertente e, anche se da giovane molte persone lo chiamavano semplicemente pazzo, la sua classe era insuperabile e una donna accanto a lui si sentiva come una vera regina. Si spegne il 24 gennaio 2003, a Torino.
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