
Controllo Genitori, 5 strumenti per lo spionaggio perfetto
Il titolo è volutamente provocatorio; il miglior Controllo Genitori sui figli è il dialogo. Tuttavia, esistono delle situazioni dove le applicazioni descritte in questo articolo diventano importanti per il Parental Control. Conosceremo altri termini coniati da Samsung e Google, come Smart Manager e SafeSearch.
Supponiamo di avere dei figli preadolescenti, siamo all’inizio del dialogo propedeutico all’uso dello SmartPhone. Riteniamo di aver affrontato tutti gli argomenti, compresi quelli più difficili, pensiamo di aver fissato i limiti comportamentali e che questi siano stati compresi e accettati. Eppure, dopo alcuni giorni notiamo un comportamento strano, un attaccamento quasi morboso per il dispositivo. In un altro scenario, lui o lei comincia ad uscire di casa con gli amici per andare in un luogo concordato, ma abbiamo l’impressione che si rechi altrove. Peggiorando le ipotesi, immaginiamo che lo SmartPhone venga smarrito, rubato ed utilizzato per scopi illegali, criminosi o terroristici.
Nel precedente articolo ho descritto Google Account come una collezione di applicazioni strettamente connesse al funzionamento dei dispositivi Android, vediamo ora alcune funzioni utili al Controllo Genitori.
Controllo Genitori, gestione dispositivi Android

Nelle impostazioni di base di Android troviamo quelle relative alla Sicurezza, dove la voce Sorgenti sconosciute non è selezionata. Questo impedisce l’installazione di app fuori da Play Store, quindi potenzialmente pericolose. E’ utile spiegare ai nostri figli di controllare periodicamente la funzione Utilizzo dati, dove è possibile valutare il residuo di traffico dati disponibile nel periodo, in base al prodotto telefonico scelto (in MB o GB). Altra utility molto interessante è Smart Manager, dove è presente una funzione di Protezione del dispositivo dal malware (programmi dannosi).



Le tre funzioni sopra descritte ci offrono diverse possibilità;
- in caso di smarrimento o furto del dispositivo, per la denuncia da presentare ai carabinieri, si può risalire rapidamente al suo codice IMEI (International Mobile Equipment Identity), un codice numerico che identifica in maniera univoca un cellulare in tutto il mondo
- gestire un pratico elenco di dispositivi, assegnando loro dei nomi familiari
- geolocalizzare il dispositivo attraverso il sistema GPS integrato, farlo squillare (perché l’abbiamo dimenticato da qualche parte e non sappiamo dove, potrebbe essere vicino), bloccarlo impedendone l’utilizzo e cancellare i dati in esso contenuti
Controllo Genitori, cronologia delle posizioni

Questa applicazione registra periodicamente la posizione del dispositivo attraverso il sistema GPS integrato. E’ quindi possibile verificare, anche una tantum, dove nostro figlio si è recato in un periodo dato.
Controllo Genitori, cronologia delle ricerche e filtro SafeSearch

Tramite questa applicazione è possibile verificare quali parole o frasi (query) sono state utilizzate dai nostri figli nella ricerca con Google Search (ricerche di Google), su qualsiasi dispositivo utilizzato attraverso il Google Account. Perché possa funzionare, è necessario che la navigazione in Modalità incognito sia disattivata.

Per prevenire o evitare la visualizzazione di immagini inappropriate è possibile attivare il filtro SafeSearch nel Google Search. Questa impostazione è da gestire su ogni singolo dispositivo.
Controllo Genitori, Google Play e classificazione PEGI

Per Play esiste la possibilità di limitare l’installazione delle app secondo un criterio di appropriatezza; in questo caso il filtro si basa sulla classificazione PEGI (Pan European Game Information) usato per suddividere i videogiochi in cinque categorie di età dei fruitori.
Controllo Genitori, YouTube modalità con restrizioni

Analogamente al filtro SafeSearch di Google Search, per YouTube esiste un filtro impostabile dal genitore sui dispositivi utilizzati dai figli per prevenire la visualizzazione di video inappropriati. Questa modalità, chiamata con restrizioni, è da gestire su ogni singolo dispositivo attraverso la solita funzione impostazioni.
Controllo Genitori, Android e Google come un puzzle che si compone
Nella mia esperienza di genitore ho riscontrato in Android e Google elevata modularità delle applicazioni e delle relative funzioni, che vanno analizzate e ricomposte come tessere di un puzzle, un’attività che richiede metodo e costanza.
Ma ora,
“Smettiamo per un attimo i panni dei moderni investigatori tecnologici e ritorniamo ai nostri figli.”
Dicevamo di aver fissato con loro i limiti comportamentali e i tempi di utilizzo dei dispositivi. Eppure ogni giorno, per settimane, mio figlio ha sistematicamente ignorato il tempo passato sullo SmartPhone, provocando animate discussioni in famiglia. Mi sono reso conto della mancanza di un sistema di limitazione del tempo, di un potenziale sistema di autocontrollo per il figlio stesso.
Nel prossimo articolo parlerò di Screen Time, un’app in lingua inglese ma molto semplice da usare, per il controllo del tempo di utilizzo dei dispositivi mobili.