Terremoto: cosa fare per le chiese distrutte?
Dopo il 20 maggio molti si sono espressi contro la ricostruzione delle chiese.
Credo che le chiese siano parte dell’identità culturale di un paese, a prescindere dal proprio credo politico o religioso. Le chiese fanno parte della storia, i quadri e gli affreschi che vi si trovano all’interno spesso sono dei capolavori irripetibili. Nelle chiese sono contenuti sono gli unici “media” dei nostri progenitori e molti di loro vi hanno trovato anche rifugio in tempi di guerra.
Cerchiamo piuttosto di ottenere un giusto sostegno, attingendo anche a fonti esterne dall’Italia; spesso ci dimentiachiamo di essere seduti su patrimoni di inestimabile valore, ma non ci pensiamo.
cosa fare invece per le aziende? il mio posto di lavoro è in bilico mentre lo stato del vaticano credo non abbia problemi a risanare le chiese e tutti i reperti storici….
Io stesso ho una piccola impresa, un negozio di abbigliamento da poco avviato con mia moglie, e le lascio immaginare come il terremoto abbia ulteriormente peggiorato la situazione in un periodo di recessione economica. Eppure, in un momento così tragico, ho pensato anche alla nostra identità culturale. E non credo sia il Vaticano a doverlo fare. In questo periodo mi è venuto in mente un film del 1996, “Il paziente inglese”, dove la protagonista ha modo di ritrovare un po di fiducia e pace tra gli orrori della seconda guerra mondiale guardando le opere d’arte all’interno di un monastero.
Mi creda, penso e prego anche per le aziende e per le persone come lei.